Islanda ad agosto? Ecco come evitare le zone più affollate
Agosto in Islanda rappresenta il momento di massimo splendore dell’estate artica, quando l’isola si mostra in tutto il suo lussureggiante contrasto tra il verde intenso dei muschi e il nero profondo della roccia vulcanica. È anche, inevitabilmente, il periodo dell’anno in cui migliaia di viaggiatori convergono verso questa terra di ghiaccio e fuoco, trasformando alcune delle destinazioni più iconiche in veri e propri assembramenti turistici che poco hanno a che fare con l’Islanda selvaggia e primordiale.
L’ottavo mese dell’anno porta con sé il privilegio delle notti bianche, quando il sole tramonta per poche ore regalando una luce dorata e irreale che sembra sospendere il tempo. Le temperature raggiungono i loro picchi annuali, oscillando tra i 10 e i 15 gradi, rendendo accessibili anche i territori più remoti dell’interno. Ma questa accessibilità ha un prezzo: la condivisione di esperienze uniche con migliaia di altri visitatori.
La vera sfida di un viaggio in Islanda ad agosto non è trovare le bellezze naturali – sono ovunque – ma riuscire a viverle in solitudine, lontano dalle code e dai selfie stick, per cogliere l’essenza più pura di questa terra straordinaria.
L’estate islandese al suo apice
Agosto rappresenta l’apogeo dell’estate islandese, quando l’isola raggiunge il massimo del suo splendore naturale. Le temperature, che possono toccare i 15-18 gradi nelle giornate più favorevoli, rendono possibile l’esplorazione anche delle zone più remote e impervie. È il momento in cui i lupini viola colorano i prati, quando i cavalli islandesi galoppano liberi nelle praterie verdi e quando ogni cascata raggiunge la sua portata massima grazie al disgelo estivo.
Questo è anche il periodo dell’anno che vede l’Islanda letteralmente invasa dai turisti. I numeri parlano chiaro: agosto registra oltre 350.000 visitatori, il picco assoluto dell’anno. Le strade principali diventano arterie congestionate, i parcheggi si riempiono all’alba e trovare un alloggio dell’ultimo minuto può trasformarsi in un’impresa titanica.
Le notti bianche caratteristiche del periodo estivo offrono un vantaggio innegabile: la possibilità di esplorare praticamente 20 ore al giorno sotto una luce naturale che varia dall’oro del primo mattino al rosa del tramonto infinito. Tuttavia, questa stessa caratteristica elimina completamente la possibilità di osservare l’aurora boreale, fenomeno che richiede buio completo per manifestarsi.
Nonostante l’affollamento, agosto rimane il mese ideale per raggiungere gli Highlands centrali e le zone più remote dell’isola, normalmente inaccessibili durante il resto dell’anno a causa delle condizioni meteorologiche proibitive.

Dove tutti vanno (e perché dovresti evitarlo)
Nonostante la diminuzione generale del turismo, alcune zone dell’Islanda rimangono sorprendentemente affollate anche a settembre. Il Golden Circle, con le sue tre tappe canoniche di Þingvellir, Geysir e Gullfoss, continua a catalizzare la maggior parte dei visitatori. Questo circuito di circa 300 chilometri da Reykjavík rappresenta spesso l’unica incursione nell’entroterra islandese per molti turisti, creando un paradosso: in un’isola dalle dimensioni della Grecia, migliaia di persone si concentrano su una manciata di chilometri quadrati.
La Blue Lagoon, icona indiscussa del turismo islandese, mantiene la sua popolarità indipendentemente dalla stagione. Anche a settembre è necessario prenotare con settimane di anticipo, e l’esperienza, per quanto piacevole, rimane inevitabilmente artificiale e commerciale.
La spiaggia nera di Reynisfjara, con i suoi faraglioni drammatici e le onde impetuose, attira ancora folle considerevoli, così come la Ring Road nella sua sezione meridionale, dove si susseguono le cascate di Seljalandsfoss e Skógafoss. Queste destinazioni, pur conservando la loro bellezza naturale, perdono gran parte del loro fascino selvaggio quando vengono condivise con centinaia di altri visitatori.
L’Islanda segreta: dove dirigersi invece
La penisola di Snæfellsnes rappresenta forse la migliore alternativa al Golden Circle per chi cerca un’esperienza completa ma lontana dalle masse. Soprannominata “l’Islanda in miniatura”, questa regione occidentale racchiude in poco più di 100 chilometri tutti gli elementi che rendono unica l’isola: ghiacciai, campi di lava, spiagge nere, villaggi di pescatori e formazioni rocciose spettacolari. Il ghiacciaio Snæfellsjökull, reso famoso da Jules Verne nel suo “Viaggio al centro della Terra”, domina la penisola e può essere esplorato in relativa solitudine anche a settembre.
Gli Highlands centrali offrono l’esperienza più autentica e selvaggia dell’Islanda, ma richiedono un veicolo 4×4 e una buona dose di spirito di avventura. Agosto è l’unico periodo in cui tutte le strade interne sono completamente accessibili, rendendo possibile raggiungere luoghi come Landmannalaugar con le sue montagne riolitiche dai colori impossibili, Askja con il suo lago vulcanico turchese, o il ghiacciaio Vatnajökull nelle sue parti più remote. Questi altopiani vulcanici rappresentano alcuni dei paesaggi più surreali d’Europa, dove sorgenti termali naturali si alternano a distese di ossidiana e canyon scavati da fiumi glaciali.
I fiordi orientali costituiscono probabilmente il segreto meglio custodito dell’Islanda, anche ad agosto. Questa regione, spesso ignorata dai tour organizzati a causa della sua relativa lontananza da Reykjavík, offre paesaggi di una bellezza mozzafiato e un’autenticità rurale che altrove è difficile trovare. Piccoli villaggi di pescatori si nascondono in fiordi profondi circondati da montagne che ad agosto si tingono di verde intenso. La strada che serpeggia lungo la costa orientale regala panorami che cambiano a ogni curva, alternando scogliere vertiginose a spiagge di sabbia nera battute da onde impetuose, il tutto in una solitudine quasi completa.
La penisola di Reykjanes, paradossalmente vicinissima all’aeroporto di Keflavík, rimane sorprendentemente poco visitata. Questo angolo sud-occidentale dell’isola è un concentrato di attività geotermica selvaggia, dove sorgenti calde, fumarole e campi di lava creano paesaggi che sembrano appartenere a un altro pianeta. A differenza della Blue Lagoon, qui le sorgenti termali mantengono il loro carattere naturale e primitivo.
Vivere l’Islanda come un vero esploratore
Esplorare l’Islanda nascosta ad agosto richiede una strategia e una preparazione più accurate rispetto ad altri periodi dell’anno. La prima regola è quella di sfruttare le ore meno convenzionali: mentre la maggior parte dei turisti inizia le proprie escursioni dopo colazione e si ferma al tramonto, le notti bianche permettono di esplorare nelle ore in cui i siti più famosi sono deserti. Un’escursione alle quattro del mattino o alle undici di sera può regalare esperienze completamente diverse degli stessi luoghi.
Un veicolo 4×4 diventa non solo consigliabile ma essenziale per raggiungere le destinazioni più remote. Ad agosto, quando tutte le strade interne sono aperte, è possibile spingersi verso gli Highlands e raggiungere luoghi che per il resto dell’anno rimangono inaccessibili. Tuttavia, anche con un fuoristrada, è fondamentale informarsi sulle condizioni delle strade attraverso il sito road.is e pianificare attentamente gli itinerari.
L‘equipaggiamento giusto fa la differenza tra un’avventura memorabile e un’esperienza spiacevole. Nonostante sia estate, le condizioni meteorologiche islandesi possono cambiare drasticamente nell’arco di pochi minuti, rendendo indispensabile un abbigliamento a strati che includa sempre un capo impermeabile di qualità e scarpe adatte al trekking. Le app per il meteo locale, come Vedur.is, diventano compagne di viaggio essenziali per pianificare gli spostamenti e evitare le tempeste improvvise che possono colpire anche in piena estate.
Per quanto riguarda l’alloggio, agosto presenta le sfide maggiori in termini di disponibilità e prezzi. Prenotare con largo anticipo diventa obbligatorio, e spesso significa dover scendere a compromessi con la posizione o il comfort. Tuttavia, uscire dai circuiti turistici tradizionali può aprire opportunità interessanti: guesthouse familiari nelle zone meno battute, fattorie che offrono ospitalità o campeggi attrezzati in posizioni strategiche. Questa scelta, oltre a essere spesso più economica, si rivela più gratificante dal punto di vista umano, permettendo di entrare in contatto diretto con la cultura islandese e di ricevere consigli preziosi da chi conosce davvero il territorio.
Verso un’Islanda autentica
Settembre in Islanda non è solo un mese di transizione, ma una finestra di opportunità per chi cerca un’esperienza di viaggio che vada oltre le aspettative. Mentre i luoghi più famosi mantengono il loro fascino indiscutibile, sono le destinazioni meno conosciute a regalare quei momenti di pura meraviglia che rendono un viaggio indimenticabile.
L’Islanda nascosta aspetta di essere scoperta da chi ha il coraggio di abbandonare i sentieri battuti e di abbracciare l’incertezza dell’esplorazione. In questo spirito di autentica avventura, ogni curva della strada può riservare una sorpresa, ogni deviazione può portare alla scoperta di un luogo che nessuna guida turistica ha mai descritto.
Se l’idea di esplorare l’Islanda autentica anche nel suo periodo di maggiore affollamento ti affascina, AF TRAVEL FIRENZE organizza tour 4×4 che ti portano nei luoghi più remoti e spettacolari dell’isola, sfruttando itinerari studiati per evitare le masse turistiche. I nostri viaggi ad agosto sono progettati per chi non vuole rinunciare alla magia dell’Islanda estiva ma cerca un’esperienza più intima e autentica, con la sicurezza di guide esperte che conoscono tutti i segreti per vivere questa terra di ghiaccio e fuoco lontano dalla folla. Scopri tutti i nostri tour in Islanda e preparati a scoprire un’Islanda che la maggior parte dei turisti non vedrà mai.